Il Moletto
Ciao ragazzi, ci siete mai andati al Moletto? Son tutti li come pinguini al sole, a chiacchierare a prendersi in giro a parlare della loro barca, della pesca, soprattutto a comunicare, ed è importante la comunicazione per poter smaltire una giornata di lavoro. Il circolo del moletto è come una famiglia allargata dove ciascuno è pronto ad aiutare l'altro anche se qualche volta ci sono dei banali litigi.
Boia dé se ti trovi per caso lì, e ci trovi Mario, quando arriva con le 'anne da pesca il borsone tutto bardato per la grande pesca, allora ti diverti: comincian tutti a dì "BUONA PESCA" e lì moccoli a tutto spiano, Mario vorrebbe picchià tutti, e ce n'è anche per le mogli che stanno a casa... loro son tutti 'ornuti. Quando vanno a totani un si fa vita... Tutti imbottiti perché fa freddo, ma la soddisfazione di quando ritornano da pescà li vedi 'ontà i totani e pesalli, quarcuno li rimpiatta pe un fa' vedè quanti nà presi. Insomma ci sarebbe da scrive 'na 'ommedia. ma ve lo devo dì? È tutta brava gente... almeno per me, vero bimbi? L'importante è la salute! Tutto 'er resto un conta.
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Ennia Demurtas
Organigramma
IL CONSIGLIO
Presidente
MAURO BARONCINI
Vice Presidenti
MASSIMO FALCINELLI
SILVESTRO RAFFONE
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Consiglieri
GIAMPIERO CORTI
ANDREA PALLAVICINI
LUIGI ZANNOTTI
NICOLA DI BITETTO
NICOLA VIRONETTI
ALESSANDRO VIGNOZZI
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Probiviri
GIOVANNI BARTOLI
BRUNO REBUA
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Sindaci Revisori
ALESSANDRO BAIA
ANTONIO BORZARO
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Commissione Ormeggi
LUIGI ZANNOTTI
NICOLA DI BITETTO
ANDREA PALLAVICINI
ALESSANDRO VIGNOZZI
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Commissione per i rapporti con
Enti e Comune di Livorno
MASSIMO FALCINELLI
GIAMPIERO CORTI
NICOLA VIRONETTI
NICOLA DI BITETTO
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SERVIZI PER I SOCI
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Due scali per alaggio e varo imbarcazioni
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Bigo con portata max kg. 2000
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Officina
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Acqua potabile
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Corrente a banchina e sulle passerelle
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Due sale ricreative
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Segreteria
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Bagno con doccia
La barca di Antonio
C'era una volta Antonio Dessi,
il poeta del mare (Antonio Dessì) scrisse anche un libro. Una volta parlai con lui e rimasi a bocca aperta ad ascoltarlo.
Mi parlava dei pesci che stanno sempre peggio in mare, a causa dell'inquinamento e si ammalano. Talvolta, quando Antonio andava
a pescare, li trovava con gli occhi bianchi e le squame sciupate, Dessì diceva che era la malattia. Venne con la sua barca dalla Sardegna, una vita da pescatore, suoi amici i gabbiani e soprattutto il mare, lo conosceva molto bene e quando arrivava al moletto, quasi sempre solitario e innamorato del mare lo vedevi andare alla barca, a controllare che tutto fosse a posto.
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Ennia Demurtas
La figlia di Antonio ci scrive...
Lettera di Stefania
Ciao Ennia, mi chiamo Stefania e nei giorni scorsi ho visitato il tuo sito. L'ho guardato a 360 gradi, in largo e in lungo. Ho visto le tue creature e quelle degli altri artisti e con esse la voglia di mostrarle agli altri e al mondo; mi sono letta i tuoi pensieri in vernacolo, cinque minuti di ritrovamento di identità... ma vuoi mettere leggere come parli, almeno ognitanto!
Mi sono guardata le fotografie di quegli angoli di Livorno che più hanno attirato la tua attenzione o accesoi tuoi sentimenti e, fra quelle, una... la barca di Antonio.
Maddalena V.D. (Maddalena Vigo Dessì), la muta compagna per Antonio, l'affascinante signora per me.
È stata una tenera emozione vedere Maddalena fotografata e mostrata in un sito web, capire che il ricordo di quello che è già stato vissuto ormai anni fà è ancora vivo,in altri modi diversi dal mio, in altre persone e che riveste importanza.
Tu sai che Maddalena ha la veneranda età di 83 anni? Hai visto come li porta? Quando Antonio la vide, ormeggiata nel canale delle saline a Carloforte, era diversa, un po' sul trascuratino, ma lui vide ciò che lei nascondeva: la potenza ed il fascino della libertà, della dignità e della passione per la vita.
La prese per sè, la portò a Livorno e la ormeggiò nel bel mezzo del Moletto di Ardenza dove lui aveva, insieme al fratello Umberto, un'altra piccola barca, Bonaria, ormeggiata ad una delle tre piccole passerelle di legno che oggi non esistono più.
Maddalena faceva bella mostra di sè, ma ci pensi che era la barca più grande di tutto il Moletto? Caspita, come cambiano le realtà con il passare degli anni!
Sono stati anni di duro lavoro prima e poi di uscite in mare dove, insieme agli elementi della natura ed a stretto contatto con loro, Antonio ha riposto le armi ed ha cominciato a portare alla luce la sua anima usando la penna. A quel punto io ho conosciuto l'uomo che egli aveva dovuto nascondere fino a quel momento, un uomo meraviglioso al quale la vita aveva legato le ali per lungo, lungo tempo, mio padre.
"C'era una volta Antonio" sono le tue parole e, credi, per me lui ancora c'è, dietro l' angolo lo so, sono solo i miei occhi che non lo possono vedere, ma c'è.
Ti ringrazio Ennia per aver dedicato uno spazio del tuo sito a qualcosa che fa parte della mia vita, è stata una cosa che mi ha portato un enorme piacere.
Ciao
Stefania